Mosso ormai da una sola ragione di vita: opporsi alla HiT, Ermes Ruggeri è in Africa, dove scopre, con orrore, che la Holding farmaceutica sfrutta a proprio vantaggio il "turismo medico", usando l'umanità del terzo mondo per crudeli traffici illegali in Occidente. Proprio in Africa incontra Conrad Oruley, inquietante e ambiguo capo degli Illuminati, e comprende che i segreti della Fratellanza sono sepolti nel silenzio da molti secoli. Nel mentre a Venezia, quattrocento anni prima, Marco Valenti è chiamato a difendere l'onore del fratello, l’inquisitore Ruggero, e della sua intera famiglia, ma è preda della Fratellanza, che lo manovra per ottenere ciò che cerca da tempo: il Codice dell'Inquisitore, con tutti i suoi segreti. Sedotto dall’incontro con un’enigmatica donna, e coinvolto suo malgrado nella battaglia per il potere tra la Serenissima e il Papato, Marco dovrà salvare i manoscritti, con l’aiuto di un inatteso alleato: un cavaliere straniero. Il secondo volume della trilogia dell'Inquisitore sviluppa e approfondisce i temi del primo, affascinando il lettore con gli intrighi veneziani seicenteschi e le grinfie mediche odierne.
Vania Russo, napoletana di nascita, vive e lavora a Feltre, in provincia di Belluno, da molti anni. È laureata in Lingue e Letterature Straniere e specializzata in Etnografia e tradizioni popolari. Già freelance per diverse testate giornalistiche italiane, si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista. Essere scrittori e contemporaneamente essere editor è come attraversare un fiume di parole, per vivere su entrambe le sponde, e osservare altri scrittori con gli occhi di chi sa quanto sia difficile scrivere, quanta fatica, sacrificio, costanza, forza emotiva e determinazione implichi il mestiere di scrittore. Il suo nuovo romanzo, I Neracroce, Panda Edizioni, è il secondo volume di una trilogia in cui si sviluppano, su diversi piani narrativi, epoche storiche tra loro intrecciate. Esoterismo, occultismo, alta finanza in un complesso thriller storico.
Panda Edizioni dal 1976 si impegna per la pubblicazione di opere qualitativamente elevate sia per i contenuti espressi che per la pregiata fattura. Il nostro motto è “Innovazione nella tradizione”, ed esprime pienamente il nostro spirito di lavoro, coniugando le competenze professionali ad un approccio umano ed etico a dir poco raro nel mondo editoriale. Panda Edizioni ha al suo attivo più di 500 titoli che spaziano dalla narrativa alle monografie d'arte, dalla saggistica alla poesia. Nel 2013 il neo-titolare Andrea Tralli ha apportato una serie di novità: dalla produzione di ebook alla distribuzione nazionale con LibroCo. All'interno dell'ampio panorama editoriale appena illustrato, Panda Edizioni dedica spazio per esaminare opere di autori che aspirino a pubblicare il proprio libro (saggistica, poesia, narrativa o altro), curando con amore artigianale la qualità delle proprie opere.
Alba rovente. Ermes si alzò con il corpo di piombo e l’anima muta. Si vestì in fretta, lasciando che Emma continuasse a dormire tranquilla sul letto di bambù imballato nelle zanzariere; il corpo nudo era sudato e respirava con un po’ di affanno. Smise di spiarla, sapendo che sul profilo promettente dei fianchi di lei ogni sua reticenza sarebbe declinata e l’avrebbe raggiunta di nuovo. [...] «Ermes?» La voce giunse ovattata dall’esterno, indecisa, e annerita da una specie di inquietudine. Il mormorio vitale del fiume invase la casetta di legno non appena ebbe aperto l’uscio per capire chi fosse.
"La smania iniziava a materializzarsi in lui, nel corpo di respiri più affannosi e palpiti al salto del cuore, mano a mano che la percezione del pericolo che stava correndo diventava più concreta. Tornò indietro e si diresse all’uscita per la loggia esterna, battuta dalla pioggia che cadeva obliqua; quasi scivolò sulle pietre levigate del pavimento, disastro che evitò solo aggrappandosi al parapetto di colonne bianche, qui, tutte e due le vie di fuga erano sbarrate da uomini armati, ma senza maschera, uno a destra e uno a sinistra. «Dove volete andare Venier?» L’inquisitore si girò verso il feltrino, mettendosi dritto e sfoderando a sua volta la spada".